1 dicembre: l’arte dell’attesa

Celebrare l’ Avvento significa saper attendere:

attendere è un’ arte che il nostro
tempo impaziente ha dimenticato.
Esso vuole staccare il frutto maturo 
non appena germoglia; 
ma gli occhi ingordi vengono soltanto illusi, 
perché un frutto apparentemente così squisito
è dentro ancora verde,
e mani prive di rispetto gettano via ingrate
ciò che le ha deluse. 
Chi non conosce la beatitudine acerba dell’attendere,
cioè la rinuncia a qualcosa nella speranza, 
non potrà mai gustare tutta la benedizione dell’adempimento.

Chi non conosce la necessità
di lottare con le domande più profonde della vita,
della sua vita e nell’attesa
non tiene aperti gli occhi con desiderio finché la verità non gli si rivela,
costui non può figurarsi nulla della magnificenza
di questo momento in cui risplenderà la chiarezza;
e chi vuole ambire all’amicizia
e all’amore di altro, 
senza attendere che la sua anima si apra
all’altro fino ad averne accesso,
a costui rimarrà eternamente nascosta
la profonda benedizione di una vita 
che si svolge tra due anime.

Nel mondo dobbiamo attendere le cose
più grandi, più profonde, più delicate,
e questo non avviene in modo tempestoso, 
ma secondo la legge divina 
della germinazione, della crescita e dello sviluppo. 

Fonte

“Nel mondo dobbiamo attendere le cose più grandi”…non arrivano subito, a volte ci mettono anni come Davide, ma poi quando arrivano ripagano ogni attesa….

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